SULLE ORME DI ESCHER

Castrovalva, Domenica 8 luglio 2018.

Prima tappa del Motoclub di Lama dei Peligni alla scoperta dei magici Borghi Abruzzesi visitati e riprodotti nelle celebri litografie dell’artista Olandese.

La Litografia di Castrovalva di Escher fu stampata a Roma nel 1930 come ricorda l’iscrizione in alto a destra (2-’30 MCE / STAMPATO / I.CRAIA-ROMA) e venne donata nel 1986 dal figlio maggiore dell’artista, George, alla National Gallery of Canada di Ottawa. A somiglianza di molte altre opere dello stesso periodo, essa rappresenta uno dei luoghi visitati da Escher durante il suo “Grand Tour” dell’Italia. Nel suo soggiorno in Italia l’artista rimase ammaliato da un tranquillo e sperduto paesino abruzzese al quale dedicò anche una celebre litografia che l’ha portato agli onori internazionali: Castrovalva, l’unica frazione di Anversa degli Abruzzi, a 820 metri sul livello del mare. Al litografo è dedicato l’ultimo tornante prima dell’ingresso al paese, il Girone Escher: da qui è possibile osservare Castrovalva dalla stessa prospettiva ritratta nella litografia. L’abitato si trova infatti su uno sperone roccioso a precipizio sulle sottostanti Gole del Sagittario. Poche sono le case, tre le chiese, un circolo e un bar dove si ritrovano i pochi abitanti. In Piazza Risorgimento si erge la Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Neve, risalente al XVI secolo, e poco più avanti si scorge l’arco medievale che una volta era la porta d’ingresso all’antico paese.

Da qui è tutto un inerpicarsi di vicoli strettissimi dove si affacciano vecchie case. Per arrivare a Castrovalva bisogna percorrere la Statale 479 verso Scanno e poi proseguire per la stretta stradina che si arrampica sul fianco della montagna tornante dopo tornante. Proprio la strada impervia può scoraggiare i più, ma è anche il motivo per il quale il borgo è riuscito a mantenere inalterato il suo fascino. Bellissimo itinerario da percorrere in moto prima di continuare a percorrere la bellissima Valle del Sagittario. Incredibile la stretta galleria che si attraversa lungo i tornanti prima di arrivare al centro abitato di Castrovalva. Nonostante la sua vicinanza alla più celebre Scanno, Castrovalva è esclusa dai circuiti turistici più frequentati. Non è proprio un luogo dove ci si ferma per caso. Piuttosto una destinazione che non lascia indifferenti quando si decide di raggiungerla. La difficoltà è solo apparente: deve averlo pensato anche Escher quando andava alla ricerca di luoghi magici. La sua litografia la coglie come punto d’arrivo e non solo come osservatorio in cui si spazia a volo d’uccello sul meraviglioso panorama circostante. Escher disegna altri paesi d’Abruzzo, ma Castrovalva rimane il suo primo amore e molti critici affermano che il prestigio dell’artista sia cominciato proprio con questa litografia, il capolavoro del suo periodo paesaggista.

 

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